Kid studies to read

1. Usare una voce gentile. Abbassate il vostro tono. Una voce acuta irrita e distoglie l’ascoltatore.

Parlate lentamente. Parlare troppo veloce distrae il bambino. Siate brevi. Usate parole e frasi semplici, altrimenti il vostro bambino potrebbe diventare sordo ai genitori. Rifiutatevi di ascoltare un bambino che urla. Dite ” Quando potrai parlare con un tono di voce più cortese o con voce gentile torna e prova di nuovo”. Il rispetto è contagioso. Se voi vi comportate come volete che lui faccia, vostro figlio imparera’ che tutti devono essere rispettati, compreso lui.

Calmate voi stessi prima. Parlate a voi stessi prima di rapportarvi al bambino. Quando siete arrabbiati e state male, mostrerete queste sensazioni al bambino, cusando un suo ritiro o una reazione alle vostre emozioni e non capirà ciò che state provando a dirgli. Tenete sotto controllo le vostre emozioni e il linguaggio del corpo prima di dire una parola.

2. Calmate il vostro bambino. Vostro figlio non può capire le vostre direttive se è agitato. Calmatelo finchè non è a suo agio abbastanza da essere recettivo e da capire cio’ che volete dirgli. Mostrategli come puo’ respirare profondamente. Fatelo contare fino a dieci, dategli il tempo di calmarsi, o fate una passeggiata intorno al palazzo. Sarà  facile per lui se gli farete vedere cosa deve fare per far fronte a queste difficoltà.

3. Gli sguardi parlano più delle parole. Vostro figlio riceve dei messaggi prima che dite una parola. Le vostre espressioni faccialie i gesti possono anche spiegare al bambino cosa volete dire o depistarlo completamente. Se il vostro linguaggio corporeo dice confronto, non aspettatevi unoa pronta collaborazione dal bambino. Usare il’espressione “Faccio sul serio”.  Le vostre sopracciglia alzate gli ricorderanno che sta facendo qualcosa che non va e non puo’ continuare con quel comportamento. Ma siate sicuri di dare anche messaggi di approvazione: un sorriso, un cenno del capo, una faccia felice, e un braccio intorno alle sue spalle- tante lodi per il compito ben fatto.

4. Creare un contatto prima di fare una richiesta. Con i bambini più piccoli, scendere al loro livello oculare! Cercate con il vostro bambino un contatto occhi-negli-occhi e mano-sulla-spalla. Cominciate a fare questo quando sono ancora piccoli. “Mary, ho bisogno dei tuoi occhi” o “Tommy, ho bisogno delle tue orecchie”. Con la pratica imparerete come avere l’attenzione del bambino appropriatamente: non uno sguardo fisso che potrebbe portare il bambino a ritirarsi, ma abbastanza coinvolgente da attirare la sua attenzione, mostrargli che lo amate veramente, e sottolineare l’importanza di cio’ che avete da dire.

Nota del Dr. Bill: come allenatore della Little League, per ottenere l’attenzione delle loro piccole menti distratte e i loro sguardi little minds , Ii facevo sedere nella canoa e dicevo, “Mi servono i vostri occhi. Mi servono le vostre orecchie.”

Alcuni teenager avvertono il contatto occhi-negli-occhi come un controllo piuttosto che una ricerca di connessione, per cui potreste avere un ascoltatore più attento mentre state facendo i piatti o guidando insieme piuttosto che in una conversazione faccia a faccia

5. Usate l’allocuzione “IO”.  Provate a non minacciare subito. Cominciate la vostra richiesta con “Io” o “Noi” invece di “Tu”. Invece di “Hai lasciato (Tu) di nuovo il piatto sul tavolo” dite ” Mettiamo (Noi) i piatti in lavastoviglie cosi’ il tavolo sara’ in ordine”. O ” Io sono cosi’ stanca di inciampare sempre nei bastoni da hockey” invece di “Tu non li metti mai a posto”. L’allocuzione io non crea colpevoli, per cui il bambino non sente la pressione e viene incoraggiato a guardare la situazione dalla prospettiva di un altra persona. L’allocuzione tu mette il bambino sulla difensiva per cui e’ facile che smetta di parlare o ti risponda male.L’allocuzione io gli ricorda con gentilezza come le sue azioni influiscano sugli altri.” Mi sento felice quando entro in cucina e il tavolo e’ pulito”. ” Mi piace quando porti fuori la spazzatura senza che nessuno te l’abbia chiesto” ” Mi sento sollevata quando mi lasci un bigliettino con scritto a che ora tornerai a casa”

6. Provate la tecnica sandwich. la prima fetta di pane e’ un complimento, poi considerate vostro figlio la carne nel sandwich – che poi è ciò che state provando a fare, la seconda fetta di pane è un’altra espressione piacevole e positiva: “Fare i tuoi compiti sembra terribile. Il maestro vorrà che tu gli spieghi a parole che cosa hai disegnato così stupendamente. So che hai delle bellissime idee”

7. Evitate parole negative. Evitate di svilire i complimenti. Se dite “La copertina del tuo progetto è stupenda, ma non hai terminato la composizione”, il “ma” cancellerà la vostra precedente opinione positiva. Date a vostro figlio il tempo di assimilare i vostri complimenti, poi date positivamente le vostre direttive “…Ora finisci di scrivere…”.

8. Valutate il punto di vista del vostro bambino. Alcuni bambini con ADD sono verbalmente iperattivi (“motor mouth),” e i genitori possono non ascoltarli. I teenager specialmente possono credere che il loro punto di vista non sia tenuto in considerazione. Non dovete essere daccordo — spesso non lo sarete, ma vostro figlio si aspetta che almeno ascoltiate. I bambini con ADD hanno bisogno di sapere che il loro punto di vista viene considerato.

9. Le gambe prima, seconda la bocca. E’ ora di pranzo e voi chiamate ” Spegni la televisione e vieni a mangiare!”. Alcuni bambini vengono immediatamente, specialmente se hanno fame. I bambini con ADD, invece, e’ probabile siano iperfocalizzati davanti a qualche gioco di computer. Invece di gridare, andate nella stanza e guardate il programma con lui per qualche minuto. Poi durante un break nell’azione, ditegli ” E’ ora di pranzo” e fategli spegnere il computer.

10. Date le notizie in anticipo. I bambini con ADD non hanno una buona transizione. Siccome sono egocentrici, non cambiano volentieri i loro programmi per i vostri. Se sono in stato di iperfocus, hanno difficoltà ad assentire i vostri desideri. Se state programmando una attività familiare, ditelo al bambino il giorno prima o quella mattina piuttosto che poi all’improvviso dal niente. Se il bambino è profondamente coinvolto nella sua attività di gioco, dategli il tempo di smettere. “Stiamo andando via subito, dì ciao ciao al tuo gioco, ciao ciao alla palla, ciao ciao al camioncino”, ecc.

Se siete pronti perchè vada a letto, ma lui non lo è, fategli fare il giro di tutti gli ospiti, “Dì buonanotte alla nonna, buonanotte al nonno, buonanotte a zia Nancy…” Convincendo il bambino e rispettando il suo bisogno di transizioni graduali, eviterete di dover combattere e incoraggerete l’obbedienza. La maggior parte delle persone anticipa volentieri le notizie ai piu’ piccoli, ma i bambini più grandi e gli adolescenti con ADD spesso hanno bisogno di transizioni molto rallentate.

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